ArcheoClub Cerignola - Storia, ricerca e tutela dal 1972
POETA DEL DISIMPEGNO: BIAGIO GIURATO
Poeta del disimpegno, sorridente, poeta dell’ottimismo. Dall’alto, disossata, in planimetria grafica, punteggiata di dischi colorati (per ciascuno un nome, un luogo, un racconto), in visione zenitale, così è dato il Soggetto-Oggetto del suo Credo: la Città.
Libero da patos si muove lungo un percorso in apparenza semplice, non problematico, tanto meno escatologico. Parliamo dell’artista fotografo Biagio Giurato, presente alla Fiera del Libro, V Edizione 19-21 settembre 2014, presso l’Exopera a Cerignola. La mostra fotografica continuerà fino al 30 settembre.
Si gira intorno alla Città: la guarda dall’alto, la guarda dentro, quindi sceglie un luogo e una Persona o più Persone e clicca. Il lavoro è fatto. Punto e basta? No, perché quando dice CREDO afferma di amare la Città, i Luoghi, le Persone, gli Uomini, le Donne e la loro impegnata attività nella Società: il lavoro come fonte di vita, di gioia, di affermazione. La Mostra dice tutto questo in Silenzio, nella Bellezza della Luce “captata” dal Suo clic nel momento magico della scelta irrevocabile.
Un artista non problematico perché artista dell’incanto. Non un ermeneuta dichiarato perché non vuole spiegare niente ex cathedra, vuole solo incantare, dare il meglio del possibile vedere.
Disimpegnato dal rovello dello scandaglio dell’anima, è impegnato, di contro, nel fornire e dare serenità e certezza. Guardate le mie foto, sembra dire, “perché a modo mio ho bisogno di carezze anch’io”. E a questo punto entra in consonanza con un altro diverso poeta, Lucio Dalla, dal nostro autore citato. Un giovane tutto sorrisi Biagio: disimpegnato-impegnato. Oltre alle immagini, al “racconto”, ci illumina sul valore d’un verbo, il credere, il “Credo” categorico in prima persona.
Un Credo inteso come gaudio esistenziale di sentirsi Cittadino fra Cittadini ai quali ultimi, dopo aver recitato Credo, chiede: “e tu, credi?” Grazie per questa domanda per chi viene in mostra. Molti hanno risposto sì. È stupefacente! Poi aggiunge, con tutta l’anima di Lucio Dalla, che credere significa “RIGENERARSI”.
Cerignola, 21 settembre 2014 Salvatore Delvecchio
La NotiziaWeb - Il primo quotidiano online di Cerignola
FIERA DEL LIBRO 2014 - Stralcio di intervista
...Ieri la seconda giornata, fra i tanti temi che la Fiera ha proposto, dall’immigrazione con il docu-film “La Belleville”, alla Musica e Teatro con “Artisti sul Ring” fino a chiudere con “Storia Curiosa della Scienza” di Flavio Oreglio, ci sono gli spazi in cui si possono ammirare un pezzo di gioventù cerignolana che, è sempre bene ribadirlo, rappresenta un grande valore per la nostra cultura; dall’Istallazione Artistica dell’Associazione “Motus” curata da Francesco Daddario e Antonella Doronzo, all’arte Discreta ed essenziale di Assunta Fino, alle foto di “Faetus” di Gianni Galantucci per proseguire con il progetto “Credo” di Biagio Giurato. Nato a Foggia, ma cerignolano purosangue a lanotiziaweb.it spiega: “l’idea è nata nel 2013. Ho voluto fotografare lavoratori comuni di Cerignola, rendendoli protagonisti per un giorno. Lo scopo è creare un gruppo di persone che credano nei loro obiettivi e si sentano parte integrante di un progetto comune; valorizzare coloro i quali contribuiscono al ciclo di vita della società, per ritrovare quel senso di collettività che sembra ormai scomparso”.
Cerignola, 21 Settembre 2014 Mimmo Siena
Marchiodoc.it - In diretta con Cerignola dal 2008
L'ARTE E IL VINO NEI VICOLI DELLA TERRA VECCHIA
...Presso la Chiesa Madre ci sarà la mostra fotografica “Emergenti” di Biagio Giurato, allestita dalle associazioni Avvocato di Strada, Omnibus e OltreBabele e le cooperative Pietra di Scarto e AlterEco. Il giovane artista cerignolano ha immortalato su tela luoghi, facce e attività quotidiane della borgata di Tre Titoli, il “non luogo” abitato in prevalenza da cittadini immigrati, distante appena 13 km dal centro abitato sulla strada provinciale per Candela. La borgata, spazio per definizione ai bordi dei contesti urbani, rappresenta nell’immaginario collettivo il confine ultimo della civiltà, il margine popolato dai “non urbani”, il confine di una frontiera mentale oltre che fisica. Eppure il borgo esiste, emette pulsioni vitali, genera una quotidianità troppo spessa ignorata. Prendendo spunto dalle attività del progetto regionale “Una campagna di diritti” (gestito dalle associazioni di cui sopra) Giurato ci restituisce, con la forza evocativa delle sue fotografie, uno spicchio di realtà sui generis, all’interno della quale intravedere non solo disperazione e devianza, ma anche forza, anima, istinto e desiderio di riscatto.
Cerignola, 22 Giugno 2015